Stimolato dalla nota di un amico su FaceBook, ho deciso di sfatare un mito riguardo alla mia amata Patria: in Friuli non piove sempre!
Per scoprire quanto e quando piove possiamo usufruire dei dati messi a disposizione dall’Osservatorio Meteorologico Regionale (OSMER) dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
Lo studio del clima non è un fatto semplice e, soprattutto, non sempre il clima percepito è coincidente con quello “misurato”. Problema che riguarda peraltro tutti gli aspetti del rapporto uomo-ambiente.
Sul sito dell’OSMER si trova un interessantissimo link alla sezione “Atlante Clima FVG”. Se accediamo a quella sezione troviamo un ulteriore link che ci permette di accedere ai dati su precipitazioni, temperatura, vento e neve. Entriamo in precipitazioni e scopriamo (in fondo alla pagina) l’accesso alle tabelle mensili e decadali.
Fantastico, e cumò? E cumò viodin cemût che fâs il timp in Friûl! (Ed ora vediamo com’è il clima in Friuli).
Le tabelle di cui parlo sono strumenti molto importanti, per chi studia l’ambiente di una regione. Si tratta della sintesi dei dati raccolti nel tempo, elaborati con metodi statistici, per ricostruire una “situazione media”. Tutti sappiamo che il clima ha delle variazioni annuali, anche importanti. Sappiamo bene che non è detto che il 2 novembre piova, così come non è detto che il 10 febbraio faccia un freddo micidiale, o che il 15 agosto faccia caldissimo. La storia recente ci ha regalato un anno 2003 che ha avuto aspetti eccezionali, per quanto riguarda il clima. Nella nostra esperienza è stato l’anno della Siccità con la S maiuscola. Verifichiamo.
Prendiamo la tabella delle elaborazioni decadali, ovvero dei dati calcolati su dieci giorni consecutivi. La prima deca dell’anno, per esempio, va dal 1 gennaio al 10 gennaio. Voglio dare un’occhiata alla mia città: Udine. Scelgo la stazione meteorologica di Udine e seleziono l’analisi del numero di giorni di pioggia per decadi. Ho due possibilità: scegliere i giorni con almeno 1 mm di pioggia, od i giorni con almeno 5 mm di pioggia. La differenza non è da poco, ma lo vedremo dopo. Scegliamo “almeno 1 mm”.
Il risultato è interessante. Innanzitutto, abbiamo dati dal 1990 al 2010. Cosa importante. Fare uno studio sul clima usando meno di 10 anni di misure è insensato (troppo grande la variabilità da anno ad anno). Direi che 20 anni non sia male. Scopriamo così che il numero medio di giorni in cui ad Udine ci sono state precipitazioni pari almeno ad 1 mm è pari a 100. Signori, 100 giorni su 365! Significa che nel 72% dei giorni ad Udine non cade una goccia d’acqua. Ma in Friuli non doveva piovere sempre?
Ad ogni modo, c’è un limite in questa analisi. Pensate all’estate. Giornata splendida, caldo, sole che spacca, arriva la sera, nuvoloni, temporale, piove per un’ora, poi torna sereno. Precipitazioni decisamente superiori a 1 mm, eppure la giornata è stata quasi tutta bella. 1 ora di pioggia su 24, cosa volete che sia, serve a bagnare l’orto!
Allora prendiamo un’altra tabella, quella dei giorni con almeno 5 mm di pioggia. La media sui vent’anni risulta essere di 64 giorni su 364. Fantastico, questo significa che le piogge “serie” su Udine cadono solo per 64 giorni, appena il 17% dei giorni dell’anno!
Udine, si sa, sta in mezzo al Friuli, in mezzo ad una pianura. In genere le pianure sono poco piovose, più della costa, ma molto meno delle zone montane.
Prendiamo allora la Capitale della Pioggia: Musi. Famosissima località della Val Torre, dove le correnti cariche di umidità sbattono contro la barriera delle Prealpi, scaricando pioggia a catinelle. Se c’è un pissadôr dal Friûl, è sicuramente questo. Innanzitutto una standing ovation per le precipitazioni annue cumulate a Musi: media 2001 – 2010 pari a 3250 mm! Il record registrato nel periodo è del 2008, con 4476 mm. Per fare un confronto, considerate che le precipitazioni medie annuali ad Udine sono pari a 1451 mm, che nelle Highlands scozzesi ci si aggira attorno ai 3000 mm e che valori superiori a 4000 sono comuni solo nelle zone monsoniche.
Ma andiamo ai giorni di pioggia. I dati sono più scarsi che per Udine, presumo per problemi di “fermo” della centralina. Ad ogni modo la media dei valori annuali misurati è di 127 giorni di pioggia all’anno, pari al 35%. Insomma, anche nel posto più piovoso d’Europa, piove per appena 1/3 dei giorni dell’anno. Ma se andiamo a guardare la tabella dei giorni con più di 5 mm di pioggia, sono 92, pari ad 1/4 dei giorni dell’anno. Per essere il pissadôr d’Europe è piuttosto solare come posto, non trovate?
Dopo essere stati nella monsonica Musi, proviamo a spostarci nelle zone mediterranee della costa. Escludiamo la costa della Venezia Giulia, perché stiamo lavorando sul mito negativo del Friuli, il paradiso climatico di Trieste non ci serve. Prendiamo Lignano. Precipitazione annua media del periodo 1999 – 2010 (non molto ma ci accontentiamo) pari a 857 mm. Sottolineo innanzitutto l’estrema differenza che intercorre fra Musi e Lignano, 3250 contro 857 mm di pioggia all’anno!
La tabella dei giorni con più di 1 mm di pioggia ci dice che cade acqua per 81 giorni all’anno, pari al 22% su 365 giorni. Se scegliamo la tabella dei giorni con più di 5 mm di pioggia arriviamo a 46 giorni! Non per nulla, si va al mare per prendere il sole.
In definitiva, direi che si possa affermare senza problemi che in Friuli non piove sempre. C’è un altro dato che dovrebbe aiutarmi a dimostrare la mia tesi: l’uva senza sole non matura. Ed il Friuli è famoso per la produzione vinicola.
Il problema ritengo che risieda nella percezione che viene prodotta dalla distribuzione delle precipitazioni e dal numero di giorni consecutivi di cielo coperto. L’irraggiamento solare è importante, secondo alcune teorie, per modificare attraverso meccanismi fisiologici particolari l’umore delle persone. Probabilmente in Friuli il numero di giorni consecutivi senza sole è troppo lungo e genera il caratteristico pessimismo friulano. La teoria non mi convince del tutto però. Se fosse vero gli africani che vivono in Friuli, la cui pelle è dotata di un efficientissimo filtro solare, dovrebbero essere perennemente depressi, cosa che a prima vista non appare.
Tag: ARPA FVG, Clima, Friuli, Lignano, Meteorologia, Musi, OSMER, Pioggia, Precipitazioni, Sole, Udine
settembre 9, 2011 alle 12:31 am |
Finalmente! Questa è la verità su Udine e il Friuli. Ho girato l’Italia, l’Europa, il Mondo: una città col clima di Udine è rara a trovarsi. Il problema sta nei luoghi comuni; troppi miei conterranei Friulani, poi, soffrono di complessi di inferiorità e non hanno ancora capito che anche la frase “a Udine (o in Friuli) piove sempre” è frase FALSA che altri hanno coniato nel tentativo di “sottomettere” i Friulani almeno in un qualche campo dello scibile umano…perchè sanno che il Friuli ha dimostrato nei secoli superiorità di popolo, popolo che può essere, a quel punto, solamente invidiato. Purtroppo il terreno fertile perchè certi luoghi comuni prendano piede è facile da trovare nel pessimismo atavico di molti, troppi Friulani! Provate a dire… “a Roma piove più che a Udine”…e vedrete cosa succede (…e io sono convintissimo di ciò e ho pure i dati a supporto: NEL MODO IN CUI PIOVE a Torino o a Milano o a Brescia o a Rovigo o a Bologna o a Firenze o a Perugia o a Roma o a Foggia o a Napoli o a Reggio Calabria, SPECIE D’ INVERNO, a UDINE DI SICURO NON PIOVE!). E i temporali primaverili ed estivi sono dovunque sempre temporali, e fuori dal Friuli esistono, ECCOME SE ESISTONO !!!! Michele Vicario – Udin
settembre 9, 2011 alle 1:09 PM |
Oddìo, riguardo al clima di Udin, avrei da ridire sull’umidità, che rende spesso la vita difficile d’estate. Ma non è il clima fisico a mettermi in difficoltà, quanto quello mentale. Ce c’al fâs grande une nazion, no è ce ca si lavore, trop che je grande, ce tant grande armade e à, ma cemût che la ìnt resone. Jo a Udin viôt un cartel cun scrit “Capitâl dal Friûl” e daspò cjati la ìnt che resone cul cjâf di une piçule vile. Di furlan, di pui, di furlanist, mi ven su il mustic.
settembre 19, 2011 alle 10:42 am |
Le stesse imperiture falsità che si sentono sul clima del Friuli ci sono anche su quello di Trieste, città che con una media annua negli ultimi 15 anni di +15.7 gradi, con una media minime di +12.3 e una media umidità di solo 64% in estate come inverno, e tantissimo sole, come ben hai scritto è un paradiso climatico se messo di fronte al 95% delle località italiane.
Ma poichè è geograficamente associata alle parole nord, est, austria, friuli, ovvio che per stereotipo deve essere freddissima.
Come vento la media invernale di 10 km/h è inferiore alla media italiana e le giornate di vento forte sono 11 all’anno di fronte a 350 in cui si sta benissimo.
Ma se parli col tipico ignorante italiano, magari di Arezzo ( capitato personalmente) quello ti dice “Ah lei di Trieste, sta lassù al freddo”. … Ottima frase considerando che le minime di Arezzo sono regolarmente da 8 (otto) a 11 (undici avete letto benissimo) gradi più basse di quelle di Trieste, e se a Trieste si va sottozero 8 volte l’anno, lì 100 volte come minimo…cominciano ai primi ottobre e finiscono a fine aprile. E come Arezzo tantissime gelide e ingrate località interne del centro e del sud i cui abitanti però immigrando ti arrivano tutti qua con la prosopopea come prima abitassero sul lungomare di Palermo o Reggio Calabria.
Si stupiscono che qui si possa fare il bagno in mare ( che guardacaso a Lignano Grado e Trieste ha fino… 28 gradi…), poi vai al mare giù da loro e lì sì che l’acqua è fredda !!
Si aggiungono all’ignoranza popolare anche tutti ( ma tutti) i famosi meteorologhi , riviste e giornali, che sono ancora più stupidi e ignoranti e malinformati. Nelle cartine climatiche quasi sempre la zona di Trieste ha gli stessi colori di quella di Arezzo, nonostante basti prendere i dati per confermare le separano una decina di gradi. Perchè purtroppo pure le cartine, anzichè i dati scientifici seguono gli stereotipi…. 😦
settembre 19, 2011 alle 2:54 PM |
Trieste ha il problema di non fare assolutamente parte del panorama culturale degli italiani. Salvo dichiarazioni post-irredentiste piuttosto patetiche, l’italiano medio non sa neppure dove si trovi Trieste. Quante volte capita ancora di sentirsi dire che Trieste e Trento sono due città vicine, perché in tutta Italia ci sono diverse “Via Trento e Trieste”.
Bastano pochi giorni di Bora per fare la fama di una città. Fra l’altro, la Bora ha l’immenso vantaggio di essere un vento secco e, quando non è veramente furiosa, rende il freddo molto più sopportabile di quello che si patisce a temperature superiori, ma con umidità al limite della saturazione. Durante l’estate poi Trieste ha sempre una temperatura media dell’aria di tre o quattro gradi inferiore alle località dell’interno (la stazione più estrema è quella di Capriva del Friuli!) ed un’umidità molto più bassa persino rispetto ad Udine, che pure si trova in una zona arida e teoricamente aperta alla circolazione dell’aria.
I falsi miti nascono così, e drio la barca va il caicio.
Maggio 11, 2013 alle 11:25 am |
Mi chiedo se ancora oggi, dopo piu di quattro mesi di pioggia ogni maledettissimo giorno, si ha la presunzione di dire che son luoghi comuni e che in effetti splende il sole.
Sole, questa parola a voi molto sconosciuta e ormai dimenticata nella vostra terra!
Il titolo del romanzo erotico “50 sfumature di grigio” è stato ispirato dalle tonalità di colore dei vostri cieli.
Per la serie “i meravigliosi colori del friuli!”
In effetti, per vostra abitudine, quel poco che avete è sempre e comunque occasione di vanto!
Maggio 29, 2013 alle 3:23 PM |
Lo studio del clima è una questione di osservazioni, di lungo periodo. Dopo 41 anni di vita fatico a ricordare una primavera così piovosa, per altro è piovosa anche in altre regioni dell’Europa meridionale e in questo momento le temperature sono molto sotto la media anche in Sardegna. Se poi vogliamo parlare di emozioni, i dati non centrano nulla e ciascuno si tiene le proprie.
Maggio 29, 2013 alle 3:53 PM |
Per carità questa primavera di certo è anomala!
E’ anche anomalo che , a differenza del friuli, altrove vi siano state giornate di tregua. Basti guardare le immagini dei tg per vedere squarci di azzurro dalla liguria al piemonte alla sicilia passando per il centro Italia! Anche se trattasi di brevi tregue sono sufficienti a staccare ridando vitalita’ e quindi emozioni, evitando di far risultare dannatamente monotono ogni giorno!
Questo e’ quello che purtroppo offre il triveneto ed in particolare in friuli!
febbraio 17, 2014 alle 6:01 PM |
Il clima è solo una delle variabili per valutare un posto, a me poi piace la pioggia, oltre al fatto che spesso dove c’è più acqua c’è più ricchezza/benessere.
Prima o poi devo andare a Musi per passare una settimana da monsoni.. Anche se dove sto io la media è già di 2500/anno.
Maggio 13, 2014 alle 6:45 am |
Oh si……dove c’è più acqua ci sono allagamenti, campi seminati andati in malora e continue richieste di stato di pubblica calamità con disagi che non hanno nulla a che vedere con ricchezza e benessere! Se poi ci mettiamo trombe d’aria devastanti e frequenti grandinate, di variabili per valutare il posto credo ce ne siano a sufficienza!!