Marzo è stagione riproduttiva per Cottus gobio (Ita: scazzone; Fur: gjavedon).
Qui vediamo una femmina ormai molto “panciuta” che porta uova mature e pronte alla deposizione. Si tratta di una cattura accidentale campionando macroinvertebrati, dato che non usiamo l’elettropesca durante la stagione riproduttiva, proprio perché le femmine a fine maturazione delle uova sono particolarmente vulnerabili.
Si nota il muso abbastanza arrotondato, carattere che permette di distinguere le femmine durante tutto l’anno. I maschi infatti hanno il capo più largo e il muso squadrato. Le uova vengono deposte sul soffitto di una camera scavata nel sedimento fine sotto una grossa pietra. Dopo la deposizione la femmina se ne va, mentre il maschio rimane a guardia del nido fino a quando gli avannotti non se ne allontanano.
Cottus gobio è una specie inclusa nell’elenco dell’Allegato II alla Direttiva 92/43/CEE – Habitat ed è pertanto specie di interesse comunitario. In Friuli Venezia Giulia è fortunatamente comune e localmente molto abbondante. In alcuni siti lo scazzone costituisce la quasi totalità della comunità ittica. Questo dato sembra straordinario se consideriamo che, come specie bentonica e poco mobile, dovrebbe essere fortemente sfavorito dalla tipica dinamica naturale degli alvei alpini e dai continui interventi umani.
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