Forse non lo sapete, ma la mia è una famiglia di etnia mista che vive secondo il principio di indeterminazione fra Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Per questo motivo mi interesso costantemente a qualunque cosa accada in Sardegna e, nel caso della CoViD, sono particolarmente interessato perché laggiù ho metà famiglia. Mi sono divertito a esaminare i dati relativi al numero di malati ricoverati con sintomi di CoViD-19 e di ricoverati in terapia intensiva, dall’inizio della pandemia a ieri.


L’ampiezza delle oscillazioni la lascio in secondo piano, per il momento, perché la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia non hanno la stessa dimensione di popolazione, quindi a parità di incidenza, la Sardegna avrebbe sempre più casi del FVG. Quello che mi colpisce è la diversità nella forma delle linee e lo sfasamento di alcuni picchi. Particolarmente interessante è il “minimo” che si verifica a fine inverno. In termini di numero assoluto il “buco” c’è in entrambe le regioni, ma nel caso dei ricoveri in terapia intensiva, il FVG non ha il buco, mentre la Sardegna si. Letta così, qui in FVG abbiamo avuto relativamente più casi gravi.
Perché? Non lo so, bisogna esaminare i fattori che potrebbero determinare questa distribuzione dei casi, sicuramente non è qualcosa di semplice, per cui non salto alle conclusioni.