Posts Tagged ‘Economia’

Prospettive per la conservazione della natura

dicembre 5, 2022

Opinione personale: non credo che in futuro la conservazione della “natura” verrà sostenuta e attuata meglio rispetto a oggi. Anzi, è mia convinzione che in molti paesi europei, in primis in Italia, assisteremo a un cambiamento, con minore conservazione degli elementi naturali sul territorio, a vantaggio di un più intenso uso dello stesso e delle sue risorse.

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Passaggi per i pesci: perché e a cosa servono?

gennaio 13, 2019

Strutture importanti ma spesso mal congegnate

Molte specie di pesci, fra cui alcune di rilevante interesse commerciale, si spostano di molti chilometri nel corso della propria vita per svolgere attività differenti in ambienti diversi fra loro. Credo che tutti abbiano in mente la famosa migrazione dei salmoni (qui l’articolo di Wikipedia che riguarda il salmone atlantico), che risalgono dall’oceano lungo i fiumi per raggiungere piccoli corsi d’acqua montani dove depongono le uova. Ovviamente i loro giovani devono compiere il percorso inverso, raggiungere il mare, alimentarsi fino a crescere e diventare adulti, quindi tornare a risalire il fiume per deporre le uova.

Una briglia che costituisce un ostacolo insormontabile per la migrazione dei pesci.

Questo meccanismo era ben noto fin dalla notte dei tempi, tant’è che l’uomo, analogamente agli orsi che vediamo in certi documentari, si appostava in passaggi obbligati lungo la via di migrazione, per intercettare i grossi salmoni diretti verso le zone di riproduzione. Un tipo di pesca che, per quanto ridimensionato dall’allevamento intensivo di varie specie di salmone, continua a essere esercitato in molte aree del mondo, dando reddito a diverse migliaia di famiglie.

Capirete che se lungo il percorso del salmone piazziamo un ostacolo insuperabile, questo non potrà raggiungere il luogo in cui si riproduce e dunque morirà senza figli, ovvero senza generare quella prole che non solo serve a perpetrare l’esistenza della popolazione, ma anche a sostenere l’attività di pesca da parte dell’uomo. Di questo furono consci diversi governi (more…)

Un grillo che fa molto rumore

aprile 4, 2017

No, non si chiama Giuseppe, ma Zeuneriana marmorata e per essere precisi viene definito dai naturalisti un “grillastro”. E’ balzato agli onori della cronaca pochi giorni fa quando un articolo a firma di Giulio Garau su Il Piccolo (il quotidiano di Trieste) ha narrato il 30 marzo scorso la vicenda di come un progetto di ampliamento delle strutture della società Adriastrade, nell’area industriale di Monfalcone (GO), sia stato “bocciato” a causa della presenza di questo insetto.

L’articolo non si spinge molto nei dettagli, non è nemmeno molto chiaro di che tipo di procedura (VIA o VIncA?), ma l’autore mette in evidenza l’importanza dell’iniziativa industriale riservando un tono fra l’indignato e il canzonatorio nei confronti di coloro che hanno posto fine all’iter autorizzativo a causa di un insetto, che rischiava di essere infastidito dalla crescita di un’attività che è presente sul territorio da 30 anni e dà lavoro a circa 100 dipendenti.

Da che parte sto?

E’ una domanda ridicola e indegna di una risposta. Sono convinto che sia perfettamente possibile continuare attività produttive senza per questo interferire in modo pesante con ciò che rimane dell’ambiente naturale. Altrimenti (more…)

Morfologia dei monti e fenologia

Maggio 25, 2016

Molto spesso mi trovo professionalmente impegnato nel tentare di comprendere, o prevedere, l’entità e la distribuzione di alcuni fenomeni naturali, sia nel tempo che nello spazio. Lavorando prevalentemente sugli ambienti acquatici montani, mi capita frequentemente di imbattermi in considerazioni piuttosto ovvie, ma non banali, sull’effetto delle precipitazioni, del gelo e della fusione della neve.

Qualche giorno fa, salendo a piedi lungo un monte delle Alpi Carniche fra quota 1380 m e 2036 m sul livello del mare, mi sono divertito a osservare la distribuzione dei colori. Il verde ormai deciso della faggeta a fondovalle, quello tenue al limite altimetrico superiore della specie, unito al verde più cupo dell’abete rosso, quindi il verde brillante delle praterie avviate verso la prima fioritura, il marrone giallastro di quelle appena emerse dalla coltre di neve, il candore dei nevai ancora presenti, poi il marrone scuro delle arenarie e degli scisti carboniferi e il grigio chiaro del calcare di scogliera devonico.

Alta valle di Chiaula a primavera

E’ stato bello soprattutto osservare su un versante esposto a E-NE le differenze di colore sui lati opposti di piccoli crinali secondari. La faccia rivolta a E già verde, quella esposta a NE ancora gialla, a parità di quota. Tutto dipende da quanta energia il Sole ha inviato a (more…)

La piccola pesca

aprile 28, 2016

Esploriamo le possibilità per una pesca realmente “sostenibile”

Il mare è grande, si sa. I pesci sono miliardi, sembrano numerosi come le gocce d’acqua. Per secoli, millenni, abbiamo pescato cercando di migliorare sempre più le nostre capacità, inventando tecniche più efficienti e creando barche più grandi, reti più grandi, aumentando il così detto “sforzo di pesca” (fishing effort) per prelevare dal mare più pesce rispetto a quello che facevano i nostri nonni. Fino a quando il mare non è diventato piccolo e i pesci pochi.

Fish traps

Le risorse del mare sono oggettivamente rinnovabili, ma finite. Il mio professore, esperto di produttività del mare, mi ripeteva sempre: prendere gli interessi ma lasciare intatto il capitale. Aggiungo una chiosa, il capitale non è costante, perché non siamo gli unici a potere influire sulla sua consistenza.

Ciò che ha fatto la differenza nel corso del XX secolo è la grande capacità dell’uomo di pescare, ovvero di prelevare organismi dall’ambiente marino, in particolare (more…)