Sono stato coinvolto nella realizzazione di un podcast, realizzato da Legambiente FVG, nell’ambito di una serie che riguarda il fiume Tagliamento. Di questo fiume ho scritto diverse volte, ma in questo caso potete ascoltare cosa ho raccontato durante una intervista – chiacchierata con Elisa Baioni. Non potete ascoltare il dopo intervista che è stata un’interessantissima chiacchierata su scienza, divulgazione, epistemologia e percezione umana del “mondo”. Chi mi conosce sa cosa succede quando qualcuno mi accende. Poi tocca trovare il tasto “arresto di emergenza”.
Quando iniziai a occuparmi di qualità degli ecosistemi acquatici (nel 1995) vivevo nell’illusione comune di potere descrivere esattamente ciò che avrei osservato, giustificando ogni cosa, scovando le leggi della Natura.
Anni dopo cominciai a confrontarmi col tema della valutazione di impatto ambientale e dell’incidenza ambientale di progetti. Dopo avere raccolto dati per oltre un decennio mi ero reso conto che i sistemi di cui mi occupavo sono talmente complessi da non permettermi di comprendere realmente le leggi che li governano. Per lo meno, non osservando certe grandezze variabili con le frequenze e i metodi che devo utilizzare in attuazione alle norme ambientali italiane e unionali.
Una carrellata di immagini acquisite durante la campagna di campionamento dei macroinvertebrati bentonici nelle acque montane del Friuli Venezia Giulia. Tutta l’attività è stata svolta nell’ambito del monitoraggio degli effetti di derivazioni di acque a uso idroelettrico (le famose “centraline”).
Si fa presto a dire “torrente montano”, in realtà in questa categoria, mai ben definita, si possono annoverare ambienti molto diversi fra loro, anche se talvolta sono contigui geograficamente e posti in perfetta continuità. Potete vedere qui un’immagine composta che rappresenta due corsi d’acqua montani, definibili come torrenti, anche se quello più piccolo viene spesso indicato con nome di “ruscello” o “rio”.
Ciò che li differenzia non è solo la portata, ma anche la pendenza, che determina la composizione sedimentologica del letto, la quale a sua volta è uno dei fattori abiotici più importanti dell’ecosistema, dato che definisce le caratteristiche morfologiche su piccola scala, quelle che sono proprie dei così detti microhabitat dagli ecologi. Habitat perché sono “luogo abitato da organismi viventi”.
Due esempi di ambiente torrentizio nelle Prealpi Carniche (Friuli)(more…)