Posts Tagged ‘Psiche’

Benessere e rinunce

agosto 10, 2017

Introduzione a un punto di vista, non nuovo, ma neppure scontato.

Una rinuncia non può fare veramente, o completamente, bene. Nell’affrontare i comportamenti alimentari errati ad esempio è necessario risalire all’origine, comprendere i perché, averne coscienza e quindi correggere il comportamento che ne deriva.

Ve lo dice una persona che combatte con una innata tendenza ad accumulare grasso e ha passato la propria vita dai 18 ai 45 anni fare la famigerata “fisarmonica”, con variazioni di peso mostruose occorse anche nell’arco di pochi mesi. Una lotta continua che ha prodotto sofferenza e insoddisfazione, fino a quando sono diventato “grande” e ho iniziato a farmi e fare delle domande, con l’obiettivo di portare benessere fisico e mentale nella mia vita, almeno per i prossimi 40 anni!

La rinuncia cieca produce sofferenza e, anche se può dare risultati fisici misurabili e positivi per molti aspetti, genera in noi dei fenomeni fortemente negativi, che si innescano ogni volta che la nostra mente percepisce il disagio derivante da una rinuncia non sufficientemente motivata. In linea generale la sofferenza sia fisica che psicologica è un fenomeno non elementare, da evitare.

ll nostro corpo ha un funzionamento estremamente complesso che (more…)

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Salute e culture

febbraio 23, 2015

Le medicine, intese come complesso di conoscenze e pratiche volte a migliorare la salute umana, sono uno degli aspetti culturali più interessanti dell’umanità. Oggi, in un mondo “globalizzato” si confrontano tre grandi sistemi: la medicina scientifica moderna, la medicina tradizionale europea, la medicina tradizionale asiatica. Come biologo ho sempre seguito con attenzione, ma distacco, il dibattito fra sostenitori delle diverse linee di pensiero. Trovo che spesso il confronto sia impossibile, semplicemente perché l’argomento su cui avviene il confronto è realmente diverso per i soggetti coinvolti.

L’organismo di un essere umano è complesso, per definizione. Gestito da una rete immensa di connessioni nervose, percorso da chilometri di vasi sanguigni, reti attraverso cui viaggiano segnali capaci di regolare l’attività di tutte le cellule del corpo.
Questo meccanismo meraviglioso ed efficiente funziona in modi che stiamo tentando di capire da millenni, usando gli strumenti cognitivi a nostra disposizione, soprattutto per tentare di “curare” le “malattie”.

Innanzitutto abbiamo un problema: come definiamo una “malattia” o un “male”? A mio parere si tratta di qualcosa che riduce o annulla le nostre capacità, conducendoci nel caso estremo ed inevitabile all’interruzione del funzionamento di questo sistema: la morte.

Spesso confondiamo i sintomi, la manifestazione percepita dall’individuo, con la patologia in senso esteso. Quando dico “ho mal di gola”, mi riferisco al dolore che provo in una zona retrostante il cavo orale, derivante da una infiammazione, a sua volta provocata probabilmente da un’infezione. In linea di massima il “mal di gola” viene identificato con l’infezione, ovvero con il nocciolo del problema.

Ma qui entra un altro problema. Se io anestetizzassi quella zona, non percepirei più il dolore. L’infiammazione però (more…)