Posts Tagged ‘Risorgive’

Risorgive

febbraio 15, 2020

Cosa crea la parte (molto) acquatica del Friuli

Le chiamiamo risultivis, in lingua friulana, per descrivere il fenomeno dell’emersione della falda freatica nella pianura fra le Prealpi e l’Adriatico.

Le risorgive non sono nient’altro che un insieme di punti in cui, nel bel mezzo della pianura, l’acqua esce copiosamente dal terreno, facendo nascere fiumi apparentenente dal nulla. In verità i geologi hanno svelato da molto tempo i segreti di questo fenomeno, che ha influenzato per decine di secoli la vita dei friulani; molto prima di sapere di potersi definire “friulani” oltre tutto.

Cosa si cela dietro l’emersione delle acque, lungo una fascia che si estende per decine di chilometri fra Polcenigo, ai piedi del Cansiglio, e Monfalcone, ai margini del Carso?

[NdA: culturalmente parlando Monfalcone non è in Friuli]

Idrografia della pianura friulana, viene indicata la linea superiore della fascia delle risorgive (clicca per una versione ingrandita)

Cansiglio e Carso sono due aree carsiche, ma in questo caso il fenomeno è in buona parte slegato dal destino delle acque carsiche. Ai piedi delle Prealpi Carniche e Giulie, allo sbocco delle valli, si aprono a ventaglio dei grandi conoidi alluvionali, creati con pazienza da Cellina, Meduna, Tagliamento, Torre, Natisone e Isonzo, oltre ad una serie di loro tributari.

Questi conoidi altro non sono che grandi mucchi di ghiaia e ciottoli, depositati dai corsi d’acqua nella zona in cui, a causa della diminuzione di pendenza, l’acqua rallenta. Più l’acqua è veloce, maggiore è la sua capacità di trascinare detriti, anche di grandi dimensioni. Viceversa, una corrente debole permette solamente il trasporto di sedimenti fini. Più ci si avvicina al mare, più lento è lo scorrimento e minore la dimensione dei granuli dei sedimenti trasportati.

Immaginate di essere di fronte a un mucchio di ghiaia su un piazzale asfaltato e di rovesciarvi sopra un bicchiere d’acqua. Che fine farà l’acqua? (more…)

Pubblicità

Stella – da Pescarola a Titiano

agosto 27, 2019

Lo Stella è uno dei fiumi di risorgiva che solcano la Bassa friulana, forse il più celebre fra i tanti corsi d’acqua che nascono in mezzo alla pianura friulana, dall’emersione delle acque della grande falda freatica che raccoglie le acque dei fiumi alpini, disperse nelle ghiaie della Alta. L’acqua dello Stella sostanzialmente è quella del Tagliamento, con qualche aggiunta derivante dalla percolazione delle piogge e dalla dispersione di rii minori nella fascia di pianura asciutta della Alta, fra i colli morenici e la così detta “linea delle risorgive”.

Abbiamo percorso una parte del tratto inferiore di questo fiume, caratterizzato da acque molto calme, corrente lentissima e rive coperte di alberi. Si parte da Pescarola, dove è stato realizzato un porticciolo in uno dei tanti meandri “di morta” del fiume. Si tratta di un antico meandro che il fiume non utilizza più, dunque è ancora più calmo del canale attivo. Raggiunto Palazzolo dello Stella si prende la strada che a destra del fiume scende verso Precenicco. Dopo avere superato la ferrovia si incontra a sinistra una strada (Via dello Stella) con l’indicazione “porto di Pescarola” o “Puart di Piscjarole” in lingua friulana. Dopo essere passati accanto alle banchine del porticciolo, prima di una decisa curva a destra, si vede sulla sinistra lo scivolo di alaggio per i natanti. Questo è il punto di imbarco che abbiamo scelto. Per visualizzare il punto di imbarco segui questo link.

Da qui si esce subito sul fiume Stella e ci si dirige verso valle (destra) guidati da una modesta corrente. Per tutta la gita abbiamo dovuto usare in modo attivo le pagaie, perché (more…)

Effetto del pascolamento di Myocastor coypus sulla vegetazione di una piccola area umida

giugno 12, 2017

Le aree umide naturali della bassa pianura friulana sono ormai fortemente limitate per estensione, a seguito del processo di bonifica occorso durante gli ultimi secoli. Talvolta ambienti del tutto analoghi a quelli originari si trovano in aree marginali, oppure in siti abbandonati dopo una profonda modificazione antropica.

All’ultimo tipo di sito appartiene la piccola area umida annessa all’odierno Acquario presso il Laboratorio Regionale di Idrobiologia di Ariis di Rivignano.

Inquadramento generale dell’area. La posizione di Ariis è indicata dal rettangolo rosso.

L’area studiata è stata modificata a metà del XX secolo ed adattata ad uso di allevamento ittico (more…)