Il diplopode si arrangia

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Il mio primo binocolo mi venne regalato da una zia in occasione della Prima Comunione, nel maggio 1980. L’ho usato per 30 anni, prima che si rompesse il supporto di un prisma. Non ho mai calcolato quante ore di birdwatching abbia fatto, dal mare fino oltre i 2500 m di quota.

È comico, vengo considerato un “ittiologo”, ma i pesci sono gli organismi che mi interessano meno in assoluto. Mi danno da vivere, anche quando non pesco, ma la mia vera passione è vagare con la mente in uno spazio a N dimensioni, dove posso misurare solo il valore un ristretto numero di grandezze fisiche, senza nemmeno sapere se quelle informazioni possano aiutarci a capire come funzionino sistemi così complessi.

A volte, di fronte a una diffusa passione per analisi univariate, mi sento estraneo all’umanità. Eppure le scienze fisiche, o naturali, sono strumenti per l’umanità. A un diplopode non serve sapere.

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